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  • Alessio Valentino

United States


Dopo ormai 5 mesi in terra Canadese era arrivato il momento di cambiare aria. Scendere verso i grandi parchi Americani di cui ho sempre sentito parlare fin da piccolo. La Natura in questo continente è rigogliosa e mantenuta, non vedevamo l’ora di esplorare con i nostri occhi questi tesori che Madre Natura ha creato in questo angolo del pianeta.

Ad inizio viaggio avevamo programmato a grosse linee un periodo di 90 giorni negli States per poterci spingere lontano dalla costa ed avere il tempo necessario per goderci l’arrivo dell’ inverno in gran parte dei parchi del centro/ovest del Paese. Ma viaggi del genere sono fatti di continui imprevisti, motivo per il quale non è facile fare programmi a lungo termine, infatti al confine, non ostante aver rispettato tutte le regole forniteci per riottenere il visto, che era iniziato ormai due mesi prima in Alaska, non ci è stato rinnovato, per motivi ancora a noi sconosciuti. Avendo quindi poco meno di un mese per uscire dal Paese, abbiamo deciso di seguire la costa per guidare meno tempo possibile durante il giorno e restringere così le destinazioni per potercele godere in maniera più intensa. Salutando quindi il Canada che rimarrà nei nostri cuori per sempre ci siamo diretti a Seattle, la culla del Grunge, per assaporare le vibe che tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 hanno sconvolto la musica Rock, influenzato la moda e la cultura giovanile dell'epoca rimanendo comunque attuale anche ai giorni nostri.

Dopo due giorni di pioggia tra i grattaceli dell' Emerald City ci siamo spostati nell'adiacente Olympic Peninsula, una lingua di terra che tende la mano alla vicina Vancouver Island dove le foreste e le spiagge ricordano molto quelle dell'isola.

Arrivati con un breve traghetto sulle coste della penisola ci siamo addentrati nelle foreste pluviali di Hoh, dove abbiamo vissuto uno dei momenti più incredibili di tutto il viaggio.

Dopo aver passato una mattinata in questa incantevole foresta pluviale tra felci, pozzanghere e muschi ci siamo fermati sulla sponda di un fiumiciattolo per riposarci e scattare qualche foto. Dopo qualche minuto, quel magico silenzio è stato interrotto dal fruscio di qualcosa che si spostava tra le felci e degli strani richiami provenivano alle nostre spalle. In appena qualche minuto siamo stati circondati inaspettatamente da un gruppo di Elk che hanno attraversato le acque del fiumiciattolo davanti ai nostri occhi passandoci a qualche metro e rimanendo per qualche istante a bere e mangiare indisturbati lasciandoci impietriti e stupiti da tanta bellezza a cui stavamo assistendo.

Attimi che sono duranti un eternità, con il cuore in gola e le mani che tremavano.


Dopo aver circumnavigato la Olympic Peninsula, siamo scesi lungo la costa per raggiungere la California fermandoci al tramonto sulle sceniche coste dell'Oregon dove in lontananza abbiamo assistito a qualche sbuffo di una decina di megattere che, come noi, migravano dai mari freddi dell'Alaska per raggiungere le acque calde del Centro America.

E con ormai qualche settimana rimanente abbiamo speso la gran parte del tempo tra gli incredibili parchi da record del Golden State.

In appena qualche decina di km quadrati la moltitudine di meraviglie Naturali che si possono

trovare in questo stato è sbalorditiva.

Tra le apparenti aride e desolate montagne della Sierra Nevada si trova, l'albero più grande al mondo (General Sherman) nella foresta di Sequoia a 2000m, l'albero più longevo sul pianeta (Methuselah) con i suoi oltre 4800 anni a oltre 3000m di altitudine nella foresta di Bristlecone e le dune del luogo più caldo al mondo nella Valle della Morte dove nel periodo estivo le temperature oltrepassano i 50 gradi celsius.

Parchi unici al mondo che mi hanno affascinato nel profondo.

Innumerevoli altre meraviglie Naturali fanno da cornice a questi parchi dove non basterebbe una vita per godere di tutte queste bellezze.




Con una visita fugace nella frenetica Las Vegas ci siamo diretti nuovamente verso la costa per spendere gli ormai ultimi due giorni tra i palazzi di Los Angeles prima di oltrepassare il confine con la prossima destinazione del nostro viaggio. La Baja California, Mexico.


Un Abbraccio,

Ale e Cri




In questa nuova sezione del sito potrete trovare nuove gallerie intime ed introspettive ispirate a dettagli, texture e astratti che attirano la mia attenzione. Le prime due gallerie sono state scattate entrambe in California, nella Death Valley e nella foresta di Bristlecone.






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