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Alessio Valentino

Petricore

Con l’inizio della stagione estiva insieme alle innumerevoli conseguenze del cambiamento climatico, come temperature insolite e precipitazioni scarse, in molte foreste Canadesi divampano enormi incendi che distruggono patrimoni Naturali per milioni di ettari ogni anno.


Nel Nord del Quebec si stanno purtroppo allargando diversi roghi nelle ultime settimane.

Fortunatamente ci troviamo a diversi chilometri dalle zone interessate ma il forte vento verso sud e la siccità portano il fumo molto lontano.

Una nube grigia oscura il sole all’orizzonte rendendo l’aria difficile da respirare, la visibilità scarseggia e le ombre degli alberi nel bosco si lasciano disegnare da una luce arancione intensa che ricorda il tramonto, ma è appena mezzogiorno.

Un atmosfera surreale che riporta la mia mente agli incendi che la scorsa estate distruggevano i boschi del Carso dietro casa mia.

Qui purtroppo la situazione è molto più grave ed estesa.



Siamo da qualche giorno entrati in Ontario percorrendo la Trans-Canada Highway, che con i suoi quasi 8000km ci porterà verso l’Ovest, esplorando le terre bagnate dai grandi laghi Huron e Superior, due dei bacini di acqua dolce più grandi del mondo che a fatica lasciano intravvedere le sponde statunitensi opposte.

Cresciuto a due passi dall’Adriatico la sensazione è quella di essere al mare, il moto ondoso, le scogliere e l’acqua cristallina fanno da complici.

Nelle terre limitrofe dei grandi laghi si celano tra i boschi innumerevoli paludi, fiumi, laghetti e stagni che sono casa di tanti meravigliosi animali, ma purtroppo anche habitat perfetto per le zanzare…

Camminare per i sentieri é impossibile senza essere letteralmente perseguitati da nuvole di insetti che ti sussurrano nelle orecchie con fare fastidioso e pungono dappertutto. Anche gli spray e le tute anti zanzare che abbiamo in zaino sembrano non essere un rimedio efficace a questi indegni animali che non fanno a meno che starci addosso per ogni singolo secondo del nostro tempo.


Citando Brandon Lee Non può (non) piovere per sempre” e dopo quasi un mese dalla nostra partenza finalmente assaporiamo i primi giorni di temporale, l’aria è più pulita, le nuvole si abbassano tra gli alberi e il sottobosco riprende il suo caratteristico verde smeraldo.



Seppur mi piaccia esprimermi con delle fotografie una delle cose che preferisco in Natura è aprire il cuore chiudendo gli occhi, lasciando che siano gli altri sensi a guidare le mie emozioni senza alcuna distrazione visiva. Voglio ricordare questi giorni così, con i calzini bagnati, il rumore dei piccoli balzi d’acqua dei ruscelli, e il profumo di pioggia tra i cespugli di felci, nella speranza che queste precipitazioni continuino nei prossimi giorni contribuendo così allo spegnimento degli incendi e lasciandoci esplorare la Natura incontaminata di questo Paese senza la compagnia delle zanzare.


Un abbraccio,

Ale e Cri


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